Puoi trovare tutti gli approfondimenti nel seguenti link: https://www.viefrancigene.org/it/
TAPPE TOSCANE
Tappa 23 – Da Pontremoli ad Aulla
- Partenza: Pontremoli, Piazza della Repubblica
- Arrivo: Aulla, Abbazia di S. Caprasio
- Lunghezza: 32,2 km
- Difficoltà a piedi: Impegnativa
Una tappa impegnativa e molto interessante: gradevolissimi gli antichi borghi attraversati durante il cammino: Ponticello, Filattiera, Filetto, Villafranca e Virgoletta. Da non perdere la visita alla Pieve di Sorano.
Prestare attenzione al traffico intenso nel tratto di Statale 62 tra Terrarossa e Ponte Taverone in entrata ad Aulla.
Tappa 24 – Da Aulla a Sarzana
- Partenza: Aulla, Abbazia di S. Caprasio
- Arrivo: Sarzana, Basilica S.M.Assunta
- Lunghezza: 17,4 km
- Difficoltà a piedi: Impegnativa
La tappa si svolge in gran parte su sentiero, è impegnativa e molto bella, e ci regala il primo panorama sul mare.
Interessanti le atmosfere degli antichi villaggi lungo il cammino, la visita dei ruderi del Castello della Brina e della bella cittadina di Sarzana.
Tappa 25 – Da Sarzana a Massa, via Avenza
- Partenza: Sarzana, Basilica S.M.Assunta
- Arrivo: Massa, Duomo
- Lunghezza: 28,6 km
- Difficoltà a piedi: Impegnativa
La tappa è pianeggiante; la principale attrattiva è l’area archeologica di Luni, antico porto romano dove i pellegrini francigeni s’imbarcavano verso Santiago. Superata Avenza percorriamo una bella strada tra i vigneti che ricoprono le colline sovrastanti tra Avenza e Massa, in un susseguirsi di bei panorami sulle Apuane e sul mare. Si arriva quindi nel centro storico di Massa.
Discreta la disponibilità di acqua, punti di ristoro a Caniparola, Mani di Ferro e Avenza.
Tappa 26 – Da Massa a Camaiore
- Partenza: Massa, Duomo
- Arrivo: Camaiore, Piazza Diaz
- Lunghezza: 25,9 km
- Difficoltà a piedi: Impegnativa
Si sale verso Castello Aghinolfi per imboccare una strada panoramica, che va percorsa con cautela a causa del traffico.
La tappa prosegue per Pietrasanta, “la piccola Atene d’Italia”, patria adottiva di artisti provenienti da tutto il mondo. Subito dopo Pietrasanta possiamo visitare l’antica Pieve di S. Giovanni, e proseguire in saliscendi tra le colline lucchesi fino al centro storico di Camaiore e all’antica Badia.
Discreta la disponibilità di acqua, punti di ristoro a Montignoso, Strettoia e Pietrasanta.
Tappa 27 – Da Camaiore a Lucca
- Partenza: Massa, Duomo
- Arrivo: Lucca, San Michele
- Lunghezza: 26,1 km
- Difficoltà a piedi: Media
Da Camaiore saliamo verso Monte Magno. Da qui percorriamo la SP1, a tratti molto pericolosa per il traffico veicolare.
Risaliti a Piazzano scendiamo nella valle del torrente Contesola e, attraversato il Serchio a Ponte San Pietro, raggiungiamo Lucca.
Discreta la disponibilità di acqua, punti di ristoro a Monte Magno, Valpromaro, San Macario in Piano.
Tappa 28 – Da Lucca ad Altopascio
- Partenza: Lucca, San Michele
- Arrivo: Altopascio, Chiesa di San Jacopo
- Lunghezza: 18,5 km
- Difficoltà a piedi: Media
Tappa pianeggiante dove l’interesse maggiore è rappresentato dai numerosi edifici storici e religiosi che s’incontrano lungo il percorso: la cinta muraria e l’anfiteatro di Lucca, la Pieve di Capannori, la Badia di Pozzeveri, la chiesa di S. Jacopo e il centro storico di Altopascio.
Prestare attenzione nel percorrere un tratto di strada in località Corte Ginori e ai numerosi attraversamenti delle provinciali che incontriamo lungo la tappa.
Fuori dai centri abitati è non è possibile rifornirsi d’acqua.
Tappa 29 – Da Altopascio a San Miniato
- Partenza: Altopascio, Chiesa di San Jacopo
- Arrivo: San Miniato, Convento S. Francesco
- Lunghezza: 29,0 km
- Difficoltà a piedi: Impegnativa
Nella parte iniziale della tappa percorriamo uno splendido tratto selciato dell’antica Via Francigena.
Superiamo la zona delle Cerbaie, selvaggia e deserta, per poi dirigerci verso Ponte a Cappiano, dove all’interno dell’antico ponte mediceo è stato ricavato un ostello. Da qui attraversiamo un’antica palude ora bonificata, e risaliamo verso l’interessante centro storico di Fucecchio. Superato l’Arno, ne percorriamo l’argine verso San Miniato.
Acqua e punti di ristoro a Chimenti, Galleno, Ponte a Cappiano e Fucecchio.
Tappa 29 – Variante Ponte Buggianese
- Lunghezza: 27,3 km
La variante d’acqua della Via Francigena permette di riscoprire un mondo dimenticato fatto di paesaggi e atmosfere di tempi antichi. Le aree umide la fanno da padrone in questo territorio, a partire dall’antico lago di Sibolla fino al cratere del Padule di Fucecchio per arrivare agli argini dei canali. Il cammino, in poco meno di 30 km di pianura, ci porterà da Altopascio a Fucecchio lungo la via d’acqua… e in buona parte si può percorrere anche con i barchini dei padulani!
Tappa 30 – Da San Miniato a Gambassi Terme
- Partenza: San Miniato, Convento S. Francesco
- Arrivo: Gambassi Terme, Chiesa Cristo Re
- Lunghezza: 23,9 km
- Difficoltà a piedi: Impegnativa
- Come arrivare: Linea FS Firenze-Pisa-Livorno, stazione S. Miniato
Tappa splendida, ma impegnativa soprattutto per la mancanza di punti di ristoro.
Da San Miniato, dopo un’ora di cammino su asfalto, imbocchiamo un percorso di straordinaria bellezza lungo i crinali collinari della Val d’Elsa.
Sul percorso di Sigerico incontriamo due Submansiones: la Pieve di Coiano, in pessime condizioni, e la Pieve a Chianni, nella cui canonica è stato ricavato un bellissimo ostello.
Gli unici punti di ristoro e di rifornimento idrico sono a Calenzano e una trattoria a 500 m dalla Pieve di Coiano, verso Castelnuovo d’Elsa (fuori dal nostro percorso). Alla Pieve di Coiano c’è una fontanella.
Tappa 31 – Da Gambassi Terme a San Gimignano
- Partenza: Gambassi Terme, Chiesa Cristo Re
- Arrivo: San Gimignano, Piazza della Cisterna
- Lunghezza: 13,4 km
- Difficoltà a piedi: Media
Una breve tappa di trasferimento, comunque interessante per la bellezza dei panorami che circondano la Via Francigena.
Possiamo visitare il Santuario di Pancole, prima di risalire verso il caratteristico abitato di Collemucioli e da qui all’incantevole Pieve di Cellole.
La giornata può essere dedicata alla visita di San Gimignano, una delle mete più frequentate della Toscana che, se viene raggiunta a piedi, assume un sapore diverso e inedito.
Rifornimento idrico e punto di ristoro a Pancole.
Tappa 32 – Da San Gimignano a Monteriggioni
- Partenza: San Gimignano, Piazza della Cisterna
- Arrivo: Monteriggioni, Piazza Roma
- Lunghezza: 30,5 km
- Difficoltà a piedi: Impegnativa
Una delle tappe più belle della Via Francigena. Usciti da S. Gimignano, dopo un tratto in saliscendi, arriviamo in prossimità di una delle tappe di Sigerico, ad oggi non ancora localizzata con esattezza: Molino d’Aiano.
Il percorso prosegue verso il borgo e il castello di Colle di Val d’Elsa, la cui Cattedrale conserva la reliquia del Sacro Chiodo, per poi immettersi nel parco fluviale “Sentierelsa” e continuare a Gracciano, dove si trovava la Pieve a Elsa, altra tappa di Sigerico. Dopo Le Caldane, antiche terme di epoca etrusco-romana, proseguiamo verso Strove, con la sua bella Pieve romanica. Transitiamo dallo splendido complesso di Abbadia a Isola prima di raggiungere Monteriggioni, con la sua inconfondibile corona di torri.
L’acqua e i punti di ristoro sono disponibili solo presso i centri abitati.
Tappa 32 – Percorso Alternativo per Quartaia
- Lunghezza: 11,8 km
- Difficoltà a piedi: Media
- Tipo di bici: Ibrida
- Difficoltà in bici: Media
Questo percorso alternativo passa da Badia a Coneo, Quartaia, Gracciano e poi da Le Vene prima di arrivare alle Caldane dove si riallaccia con il percorso ufficiale.
Tappa 33 – Da Monteriggioni a Siena
- Partenza: Monteriggioni, Piazza Roma
- Arrivo: Siena, Piazza del Campo
- Lunghezza: 20,6 km
- Difficoltà a piedi: Media
Lasciatoci alle spalle il centro storico di Monteriggioni, percorriamo le strade bianche della montagnola senese verso Cerbaia, antico borgo medievale oggi in stato di abbandono.
Percorriamo la boscaglia fino ai castelli della Chiocciola e di Villa, prima di scendere nell’alveo bonificato di Pian del Lago.
Da qui percorriamo un lungo tratto su asfalto prima di girare a sinistra su Via dell’Osteriaccia.
Dopo circa 600 m vi suggeriamo di lasciare il percorso ufficiale per una breve ma molto interessante variante. Girate a destra sulla strada sterrata e risalite la collina fino a raggiungere il meraviglioso Eremo di San Leonardo al Lago. Potete visitarlo ogni giorno, dalle 9.30 alle 15.30. Suonate il campanello e Luca vi aprirà, conducendovi ad ammirare la chiesa e gli affreschi.
Quindi attraversiamo il bosco dei Renai prima di arrivare a Porta Camollia, tradizionale accesso francigeno a Siena.
La tappa, relativamente breve e facile, è resa complicata dalla quasi totale mancanza d’acqua e di punti di ristoro. Presso il “Punto Sosta La Villa” è presente acqua potabile nell’area di sosta all’aperto, segnalata da un cartello.
Tappa 34 – Da Siena a Ponte d’Arbia
- Partenza: Siena, Piazza del Campo
- Arrivo: Ponte d’Arbia, Centro Cresti
- Lunghezza: 25,7 km
- Difficoltà a piedi: Impegnativa
Se percorsa in una bella giornata di sole, questa tappa può diventare indimenticabile grazie ai panorami sconfinati che si godono dai crinali della Val d’Arbia, che vengono percorsi lungo interminabili strade bianche.
Dietro di noi possiamo ammirare il profilo di Siena, adagiata sulle colline all’orizzonte.
La Grancia di Cuna, antico granaio fortificato, è la principale attrattiva storica di questo tratto.
Per trovare un punto di ristoro bisogna arrivare a Isola d’Arbia, mentre l’acqua si può trovare anche alla Grancia di Cuna e a Quinciano.
Tappa 35 – Da Ponte d’Arbia a San Quirico
- Partenza: Ponte d’Arbia, Centro Cresti
- Arrivo: San Quirico d’Orcia, Collegiata
- Lunghezza: 26,2 km
- Difficoltà a piedi: Impegnativa
Il primo centro abitato che incontriamo è Buonconvento, il cui centro storico vale una visita.
Percorriamo un tratto di sentiero parallelo alla provinciale per Montalcino, che lasciamo per entrare nei panorami da sogno della Val d’Orcia, lungo un percorso per strade bianche che ci porta a Torrenieri. Da qui utilizziamo un tratto della Cassia dismessa, purtroppo ancora asfaltata, e poi una bella strada sterrata per raggiungere San Quirico, che ci accoglie con la sua splendida collegiata.
Punti di ristoro e acqua solo nei centri abitati di Buonconvento e Torrenieri.
Tappa 36 – Da San Quirico a Radicofani
- Partenza: San Quirico d’Orcia, Collegiata
- Arrivo: Radicofani, Chiesa di San Pietro
- Lunghezza: 32,5 km
- Difficoltà a piedi: Molto impegnativa
Camminiamo nell’incanto dei panorami della Val d’Orcia, e la prima perla della giornata è Vignoni Alto, un villaggio fuori dal tempo che preannuncia Bagno Vignoni, con sua la straordinaria piscina termale in piazza.
La visita al centro storico di Castiglione vale la deviazione.
La bellissima discesa verso valle ci porta fino a Le Briccole, antico ospitale oggi in stato di abbandono. Prima e dopo l’ospitale bisogna fare attenzione ai guadi, tre consecutivi, di cui il primo può essere impegnativo in caso di forti piogge.
Lo stesso vale per il guado del torrente Formone, in prossimità del bivio verso Radicofani, e che può essere evitato salendo sulla strada provinciale per ricongiungersi poi al percorso dopo il ponte. La salita verso Radicofani è molto dura, ma è ripagata dal bellissimo panorama che si gode lungo il percorso.
Acqua e punti di ristoro a Bagno Vignoni e Gallina (bar a 500 m dal tracciato, sulla Cassia).
Tappa 36 – Variante per Abbadia San Salvatore
- Lunghezza: 25,3 km
- Difficoltà a piedi: Impegnativa
La variante per Abbadia San Salvatore si stacca dal percorso ufficiale poco prima della Posta di Ricorsi, all’altezza della sbarra della strada che conduce all’agriturismo Il Poderino. La salita verso Abbadia è particolarmente impegnativa su una pista forestale molto ripida e sconnessa, ma la visita al bellissimo centro storico e all’Abbazia ripaga almeno in parte lo sforzo. Più dolce e facile la discesa verso la Val di Paglia, dove ci si ricongiunge all’itinerario ufficiale all’altezza di Ponte a Rigo.
La variante ripropone una delle vie altomedievali per salire al monastero e ridiscendere in val di Paglia in un paesaggio montano di tipo silvo pastorale.
Info: itinerario proposto da AIVF nel 2006.
Tappa 37 – Da Radicofani ad Acquapendente
- Partenza: Radicofani, Chiesa di San Pietro
- Arrivo: Acquapendente, Chiesa del Santo Sepolcro
- Lunghezza: 23,6 km
- Difficoltà a piedi: Impegnativa
La discesa da Radicofani lungo la vecchia Cassia è uno dei tratti più belli ed emozionanti dell’intera Via Francigena: attorno a noi colline a perdita d’occhio e il Monte Amiata, e dietro di noi la Rocca.
Giunti a Ponte a Rigo percorriamo il fondovalle della val di Paglia, seguendo il percorso della via Cassia fino a Ponte Gregoriano, prima di affrontare l’ultima breve salita verso Acquapendente. Punti di ristoro a Ponte a Rigo e Centeno, acqua anche a Ponte Gregoriano.
Fate molta attenzione al tratto che percorre la SS Cassia tra Centeno e Ponte Gregoriano, in cui si è costretti a camminare sulla sede stradale lungo la statale Cassia, leggete i dettagli.
In alternativa è possibile percorrere la variante che passa per Proceno, più lunga ma più gradevole e sicura. Leggete i dettagli.